30 aprile 2015

Ibm lavora insieme ad Apple per un mega pc della salute

130713349-f0fcd9ab-cafd-4471-84aa-3b07c62117a3

Il marchio leader Ibm ha ormai sbandierato ai quattro venti la sua collaborazione con Apple, ma anche comunicato l’arrivo della Watson Health, una divisione ad hoc che ha come scopo principale quello di fidelizzare gli utenti per quanto riguarda la raccolta di dati ed informazioni sulla salute, in modo tale da garantire al settore sanitario la possibilità di svolgere delle analisi particolarmente utili e su campioni enormemente vasti.

L’obiettivo ultimo non è altro che quello di creare dei rapporti da mettere a disposizione di strutture sanitarie, medici, ricercatori e, alla fine della fiera, anche ai pazienti.

Il nuovo supercomputer di Ibm, quindi, prende il nome proprio di Watson Health ed aveva già trovato una sua dimensione nell’ambito sanitario, ma la nuova divisione Watson Health ha proprio l’intento di mettere questa tecnologia al servizio delle cure sanitarie della generalità delle persone.

Ovviamente, non deve stupire la partnership con il marchio di Cupertino, dal momento che Apple può contare su un gran numero di dispositivi in commercio che possono proprio permettere la raccolta di dati ed informazioni sul loro stato di salute.

I dati, in base anche a quanto riferito da Kelly al Nyt, verranno sempre trattati in maniera completamente anonima.

Non solo, visto che da qualche tempo il colosso di Tim Cook ha tolto i veli ai programmi HealthKit e ResearchKit, con l’intento di sviluppare delle applicazioni dedicate proprio all’ambito sanitario.

Le prime applicazioni per la ricerca sono state realizzate tramite ResearchKit ed hanno come oggetto disturbi come l’ansa, il tumore al seno oppure diverse malattie che riguardano l’apparato cardiovascolare, così come il diabete o il morbo di Parkinson.

The post Ibm lavora insieme ad Apple per un mega pc della salute appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1dxMbUK

Reef Interactive, immersioni più sicure grazie ad un’app austriaca

Reef-Interactive

Una delle migliori start-up austriache, Reef Interactive, ha sviluppato una nuova applicazione che è in grado di contenere al suo interno tante mappe a tre dimensioni interattive che offrono la possibilità di fare un bel salto in avanti per quanto riguarda la qualità delle immersioni.

Grazie anche alla collaborazione con l’Università di Wels, quella di Hagenberg e quella di Salisburgo, Reef Interactive ha potuto realizzare questo titolo che consente di visualizzare delle mappe interattive di vari fondali marina.

In questo modo decine e decine di mappe tridimensionali georeferenziate dei più importanti siti per immersioni dell’intero pianeta diventano finalmente disponibili.

L’app Reef Interactive si può già scaricare in versione beta dal sito ufficiale, mentre per tutti coloro che vogliono attendere l’arrivo della versione ufficiale, allora dobbiamo mettere in evidenza come il download sarà reso possibile a partire dalla prossima stagione estiva.

La prima versione dell’app Reef Interactive può contare su numerosi dettagli interessanti, così come quelli che si riferiscono alle correnti, ma anche al grado di difficoltà dell’immersione, piuttosto che alla durata, alla visibilità e a tanti altri aspetti.

Interessante anche sottolineare come siano stati resi più semplici i briefing e migliorati i disegni per garantire una maggiore facilità di orientamento nel corso dell’immersione.

Nella versione beta di Reef Interactive che si può scaricare dal sito ufficiale gli utenti possono trovare già più di 120 siti per immersioni nel Mar Rosso, così come tante mappe a tre dimensioni del lago Kreidesee di Hemmor, in Germania, oppure di qualche lago austriaco.

Per la versione ufficiale, però, probabilmente arriveranno anche altre mappe interattive, che faranno riferimento a laghi in Austria, Svizzera e Germania, ma anche diverse altre mappe relative ai siti di immersione più famosi in tutto il pianeta.

The post Reef Interactive, immersioni più sicure grazie ad un’app austriaca appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1JcfCp1

Password Alert, Google vuole stroncare gli attacchi di phishing

Going Phishing

Il colosso di Mountain View ha diffuso un nuovo ed interessante plugin per il browser Chrome, che prende il nome di Password Alert.

Il nuovo plugin Password Alert offre agli utenti la possibilità di essere informati tramite delle segnalazioni in tutti quei casi in cui ci si trova dinanzi a delle situazioni di phishing.

Proprio per merito di questo innovativo plugin ci sarà la possibilità per il marchio di Mountain View di evitare di essere oggetto di questa particolare tipologia di attacchi, consente di segnalare subito all’utente la situazione pericolosa e, in tal modo, non permettendo la diffusione dei propri dati di accesso.

Questo servizio funziona in modo molto semplice: infatti, il sistema va ad immagazzinare le password che vengono impiegate, ad esempio, per accedere a qualche piattaforma online (come YouTube) e poi, quando vengono inserite all’interno di un sito che non fa parte di Google, ecco che scatta la segnalazione.

Ovviamente, sarebbe meglio associare l’uso di questo plugin su Chrome anche all’impiego di una password differente per ogni servizio o piattaforma che si utilizza sul web.

Password Alert garantisce un adeguato livello di protezione degli acount Google e Google Apps for Work da tutti i vari attacchi di phishing. Quindi, gli utenti vengono invitati, dopo la segnalazione, a modificare la propria password per accedere a quel determinato servizio nel minor tempo possibile.

Come è stato ampiamente riportato dal colosso di Mountain View sul proprio blog, le truffe come il phishing sono estremamente diffuse e purtroppo causano sempre molti danni, a volte anche irreparabili: è sufficiente pensare come un attacco di phishing, che sia quantomeno sufficientemente efficace, riesce a raggiungere il suo obiettivo in quasi la metà dei casi.

The post Password Alert, Google vuole stroncare gli attacchi di phishing appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1GJqsmh

TomTom con MyDrive dice stop al traffico prima di uscire

img_mydrive

TomTom ha presentato un servizio a dir poco innovativo che offre la possibilità di eseguire un’analisi approfondita sui dati del traffico in tempo reale da ogni tipo di dispositivo mobile.

Questo nuovo servizio prende il nome di TomTom Mydrive e verrà messo a disposizione come applicazione per i vari dispositivi mobili iOS e Android a partire dal mese di maggio, mentre fino a questo momento si poteva scaricare solamente su piattaforme desktop.

Addirittura prima di uscire dalla propria abitazione, gli utenti hanno finalmente la possibilità di capire le difficoltà che si potrebbero trovare dinanzi nel corso del percorso, così come poter contare su una stima dell’orario in cui si giunge a destinazione.

In questo modo si può calcolare l’orario di partenza per usufruire del minor traffico lungo il percorso, magari configurando anche i vari punti di interesse che si ha intenzione di visitare durante il tragitto.

Ogni tipo di dato relativo al traffico si può inviare a quattro versione di TomTom Go (510-610-5100 e 6100) solamente dopo aver portato a termine un aggiornamento del software. Questi nuovi dispositivi di TomTom Go hanno la particolare caratteristica di avere in comune un display completamente touch che offre agli utenti la possibilità, tramite un semplice zoom, di ricercare i luoghi di interesse sulla mappa.

Non vi preoccupate di multe per eccessi di velocità, dal momento che i nuovi dispositivi TomTom Go si occuperanno anche di fornire in via gratuita ogni tipo di informazione su tutor e autovelox presenti sulle strade.

The post TomTom con MyDrive dice stop al traffico prima di uscire appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1GJqsmb

29 aprile 2015

Clear, il passato su Facebook e Twitter si può cancellare

122136733-a51aadc8-9da6-41aa-838d-72760119e764

Questa nuova applicazione svolge una funzione che si può facilmente intuire già dal nome: stiamo parlando di Clear e finalmente i vecchi post su Facebook che hanno provocato tante discussioni con il proprio partner o hanno causato delle incomprensioni con gli amici, potranno essere rimossi.

Magari in qualche momento di debolezza oppure di eccessiva euforia è capitato di pubblicare qualche post o delle foto piuttosto compromettenti su Facebook: Clear è proprio l’applicazione che può fare al caso nostro, visto che consente di andare alla ricerca di tutti quei contenuti che sono stati diffusi sul social network dal momento in cui ci si è registrati.

Non solo su Facebook, dal momento che Clear può essere utilizzata anche per rimuovere vecchi post su Twitter ed Instagram, in maniera tale da eliminare qualche messaggio offensivo che qualche anno prima era stato scritto e pubblicato con troppa leggerezza.

L’app in questione è stata realizzata da parte di Ethan Czahor, un giovane trentenne che pare avere un ottimo livello di confidenza con la selva di tweet e post su Facebook degli ultimi anni.

La sua applicazione è una sorta di rivincita per chi, come lui, è stato licenziato per via di alcuni tweet e post vecchi nel suo blog che furono definiti omofobi, sessisti ed irrispettosi: in realtà, Ethan stava lavorando ad alcuni sketch comici e quelli erano indirizzati agli amici. Quei vecchi post sono comunque costati il licenziamento al giovane advisor americano che adesso si frega le mani perché la sua app Clear si prenderà una bella “vendetta”.

Per il momento l’app è solamente in fase di test, ma funziona molto velocemente, grazie alla ricerca tramite parole chiave, ma lascia comunque la discrezione della rimozione del post o del tweet totalmente nelle mani dell’utente.

The post Clear, il passato su Facebook e Twitter si può cancellare appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1QJnJig

Facebook Messenger, nuova funzione per le videochiamate

Facebook-Messenger-VOIP-Free-Video-660x330

Secondo Facebook, ormai le videochiamate saranno parte integrante di Messenger: nel corso degli ultimi giorni, come d’altro canto ci si aspettava ormai da qualche tempo, Messenger ha voluto presentare il nuovo servizio video VOIP chiamate, che si potrà utilizzare gratuitamente sia su dispositivi mobili che utilizzando i pc desktop.

Interessante mettere in evidenza come il nuovo servizio Voip Free video chiamate lanciato da Messenger non rimane circoscritto al mercato a stelle e strisce, ma che invaderà anche quello canadese, inglese e arriverà pure in altri quindici paesi, tra cui per il momento manca l’Italia.

Lo scopo di Facebook non è altro che quello di mettere in collegamento delle persone tramite le videochiamate, senza star troppo a prendere in considerazione il dispositivo che viene utilizzato per tale comunicazione.

Per via della gratuità di questo nuovo servizio e anche per l’elevata qualità audio, questo nuovo servizio VOIP dovrebbe prendere il posto della tradizionale chiamata, facendo in modo che la videochiamata possa definitivamente realizzare il “sorpasso”.

La videochiamata all’interno di Messenger verrà messa a disposizione per i dispositivi mobili iOS e Android per i seguenti paesi: Belgio, Croazia, Canada, Irlanda, Laos, Nigeria, Messico, Portogallo, Danimarca, Grecia, Francia, Lituania, Norvegia e Regno Unito, oltre ovviamente all’Uruguay e gli Usa; ad ogni modo, pare che altri paesi possano essere aggiunti a questa lista nel corso dei prossimi mesi.

Messenger garantirà anche una notevole regolazione della qualità della videochiamata in funzione della connessione internet di cui si dispone: sarà sempre Facebook a segnalare agli utenti il momento in cui la connessione sarà così debole che il video scomparirà dalla chiamata perché non avrà potenza sufficiente per funzionare.

The post Facebook Messenger, nuova funzione per le videochiamate appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1GuTWBA

T-Frutta, in Italia per la prima volta il concetto di cashback

come-fare-la-spesa-risparmiando-400x220

Avreste mai immaginato di poter guadagnare dei soldi mentre si fa la spesa? Eppure, è quello  che in sintesi consente di fare la nuova applicazione T-Frutta. Si tratta di un titolo che si può scaricare in via del tutto gratuita sia per dispositivi Android che iOS, realizzata grazie al grande lavoro di Ubiq srl.

Ubiq srl è una società che è sorta da un omonimo progetto messo in piedi dall’Università di Parma.

L’app T-Frutta funziona in modo molto semplice: dopo aver provveduto all’installazione dell’app su tablet oppure su un altro dispositivo mobile, l’utente ha la possibilità di eseguire l’accesso ad una lista di articoli che presenta un relativo cashback, ovvero una somma di denaro che viene accreditata se quel prodotto viene acquistato. Come si può facilmente intuire, l’app T-Frutta ha al suo interno una particolare funzionalità che consente di effettuare il riconoscimento dei vari dati che sono presenti all’interno degli scontrini.

L’accredito della somma di cashback si verifica mediante bonifico oppure PayPal.

Ovviamente, per poter garantire la veridicità dell’acquisto, è necessario scattare una foto dello scontrino. T-Frutta si caratterizza per essere la prima applicazione in Italia che fa esordire il cashback: basta ai buoni sconto ed ai coupon, ma finalmente denaro contante che va fidelizzare la clientela in modo differente.

L’app T-Frutta, almeno per il momento, si può impiegare su ogni supermercato, discount ed ipermercato che si trova a Milano. Ovviamente, l’obiettivo degli sviluppatori è quello di portare questo titolo ad essere funzionante in tutta Italia.

Importanti i nomi coinvolti nel progetto, come ad esempio i grandi marchi di Barilla e Ferrero.

T-Frutta Scarichiamo
T-Frutta
3.5
Il concetto di cashback arriva finalmente anche in Italia
Funzionalità
rateempat
Qualità/Prezzo
ratetigakoma
Feedback
ratetigakoma
L'idea è ottima, ma sono diversi i bug da mettere a posto
T-Frutta
Ubiq S.r.l. Mode e tendenze
Gratis Scarica da iTunes
T-FruttaUbiq S.r.l. Stile di vita FreeScarica da Google Play

 

The post T-Frutta, in Italia per la prima volta il concetto di cashback appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1GuPrHf

28 aprile 2015

Intel Vt-x o Amd-v non attivo. Cosa fare.

note

Cosa c’è di peggio quando vogliamo avviare un Virtual Machine, preparato all’uso? Un messaggio che ci dice chiaramente che l’Intel VT-x o l’AMD-V non è attivo o non è disponibile nel PC. Per spiegarlo in breve, l’Intel VT-x e l’AMD-V sono funzioni integrate nel nostro computer per permetterci l’emulazione di altre macchine virtuali, condividendo la potenza delle CPU ed altre caratteristiche. Quando è disattivato, l’avvio di macchine virtuali non è possibile. In Hyper-V riceviamo un messaggio invece che ci dice che l’Hardware semplicemente non è compatibile. In altri è definito tutto ciò come “Virtualizzazione dell’Hardware”.

Ma vediamo come risolvere il problema. Prima di tutto consultiamo un attimo la rete per controllare il tasto giusto per entrare in Bios e se soprattutto il nostro modello di PC, piastra madre o notebook ha la possibilità di sfruttare la virtualizzazione dell’Hardware. L’AMD-V è sempre attivo, mentre l’Intel VT-x può essere disattivato. Potete perciò trovarlo fra le funzioni della vostra macchina entrando in BIOS (magari con F2, Canc o altre combinazioni) e vedendo fra le varie opzioni se la funzione è presente. A volte è presente sotto il menù CPU e a volte sotto altri menù: quel che è importante è esplorare.

Nel caso la vostra BIOS è munita di UEFI attivo con Windows 8.1 installato, entrare in BIOS coi vecchi metodi non è possibile. Dovete entrare in Impostazioni PC, accedere a aggiorna e ripristina e fare l’avvio avanzato. Una volta arrivati al menù, premete quello che vi da l’accesso all’UEFI. Riavviato il PC, vi ritroverete nella BIOS e potrete navigarci al suo interno senza problemi.

Se il problema persiste, è probabile che sia colpa di Hyper-V. Il programma infatti non permette ad altri, tipo VirtualBox, d’avviarsi. Raggiungete il pannello di controllo, aprite la disinstallazione dei programmi in programmi e funzionalità e cercate la funzione in “Attiva o disattiva delle funzionalità Windows”. Levate di mezzo Hyper-V e riavviate. Il gioco è fatto!

The post Intel Vt-x o Amd-v non attivo. Cosa fare. appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1Aa3bF3

27 aprile 2015

Come aprire Backup Windows 7 in Windows 8

Una volta la Microsoft ha reso possibile l’automatizzazione del recupero dei Backup di Windows 7, portandoli quindi a Windows 8. Ma al giorno d’oggi semplicemente non è più possibile, soprattutto se avete Windows 8.1. Una delle soluzioni è naturalmente utilizzare un altro software per il backup oppure utilizzare un secondo PC munito di Windows 7 che, estraendo il Backup, può permetterci di mettere i nostri dati su un HD esterno e quindi trasportare il tutto su Windows 8. Ma se nemmeno questa è un opzione, cosa possiamo fare?

La faccenda può essere più facile del previsto. Anche se Windows 8.1 non permette l’automaticità del recupero, può comunque aprire i files di Backup di Windows 7 come se questa è una normalissima cartella. Il punto è come individuare i nostri files: presto troveremo una lista che inizia per Backup Set e quindi una data. Quel che dobbiamo trovare è il Backup della data più recente e con la versione più recente. Ad esempio fra il 29/03/2015 14829 e 29/03/2015 14900 dobbiamo scegliere il 14900, che è il numero incrementale più alto.

All’interno delle cartelle comunque troverete dei file zip, che potete aprire sia con Windows oppure con il vostro programma preferito d’estrazione come Winzip o 7-Zip. Una volta che abbiamo estratto tutto il contenuto in una cartella che ci sembra adatta, sarà il momento di navigare i suoi interni. Solitamente possiamo trovare i file più importanti per noi in Users\*tuonomeutente*. Lì dentro c’è la cartella Desktop, documents, downloads…tutte le cose importanti che sono state salvate dal Backup. Se invece c’importano dei dati salvati da applicazioni in una maniera più astratta, possiamo cercare in Appdata.

In Appdata vengono salvati files relativi a, per esempio, Minecraft. Mondi e pacchetti di risorse sono al suo interno. In altre occasioni possiamo trovare i files relativi a Chrome, come i nostri preferiti e così via. Datevi da fare con l’esplorazione!

The post Come aprire Backup Windows 7 in Windows 8 appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1zdARH5

26 aprile 2015

Come pulire alla perfezione un dispositivo per la vendita

Quando vendiamo o diamo via qualcosa di nostro come una penna usb, uno smartphone o un PC, c’è sempre bisogno di sapere come ripulire a dovere e rimuovere i nostri dati dall’interno del dispositivo. Al giorno d’oggi purtroppo molti dati personali possono essere estratti, compresi quelli sensibili e collegati ai nostri conti in banca o simili se gestiamo conti online. Ma andiamo man mano ad illustrare dispositivi e metodi di pulizia.

Penne USB e memorie esterne…le penne USB non hanno alcuna funzione TRIM, che garantisce un certo grado di protezione dal recupero dati. L’eliminazione o la formattazione conta ben poco: quel che dobbiamo fare è un bel Wipe, un eliminazione progressiva altrimenti denominata anche Bonifica. Ci sono programmi diversi per fare quest’operazione, ma noi possiamo sempre consigliare Ccleaner. Fra le sue funzioni infatti c’è quella di Bonifica Drive. Formattiamo prima l’unità e poi bonifichiamola. Resterà perfettamente ripulita! Sui sistemi Mac c’è l’opzione già integrata in utilità disco, ed è molto potente.

Per PC di vario tipo…ci sono diversi metodi per eliminare i vostri dati sul PC. Per prima cosa potete semplicemente usare l’opzione inclusa in Windows 8, che resetta completamente il vostro sistema operativo e rimuove i vostri Files completamente. Se avete un vecchio sistema operativo potete creare un disco d’avvio di Darik Boot and Nuke (http://www.dban.org/ ) un potentissimo programma che elimina tutti i dati e li riscrive. Fatto ciò, fate una riformattata e siete pronti a dare via il PC.

Per gli Smartphone….la faccenda si fa più variata. Per i prodotti Apple che utilizzano la loro personale criptazione, potete semplicemente decidere di resettare tutto nelle opzioni generali, eliminando contenuti e settaggi. Per i dispositivi Android la faccenda si complica: anche fare un reset di Fabbrica non elimina del tutto i nostri dati. Un consiglio? Encriptate prima i vostri dati con un opzione interna o con un programma dedicato, quindi eseguite un wipe completo da Recovery. Questo vi darà un buon vantaggio!

The post Come pulire alla perfezione un dispositivo per la vendita appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1DoNRVc

25 aprile 2015

Hello, adesso Facebook consente anche di identificare tutte le chiamate in arrivo

voip-facebook

Nel momento in cui il colosso di Mountain View fa il suo esordio anche operatore mobile virtuale, ecco che Facebook vuole dare un bel segnale anche nella telefonia, seppure per altre vie.

Adesso Facebook ha tolto i veli ad Hello: si tratta di un progetto che, per certi versi, si può considerare anche italiano, dal momento che la figura del product manager è rappresentata dal “nostro” Andrea Vaccari.

Hello è una nuova applicazione messa a disposizione per dispositivi android che consentirà di ottenere informazioni su chi sta chiamando, anche se il numero non si trova all’interno della propria rubrica.

L’app Hello è stata realizzata dai Creative Labs di Facebook, anche grazie alla collaborazione con il team di Messenger: per il momento, questo titolo è stato reso disponibile solamente per la Nigeria, il Brasile e gli Stati Uniti.

L’idea è quella di andare a sostituire il solito dialer per le telefonate, ovvero il sistema che si trova già installato negli smartphone che offre la possibilità di individuar il numero di chi chiama piuttosto che portare a termine una telefonata.

L’app Hello non fa altro che collegarsi al celebre social network, in maniera tale che l’utente possa dare un’occhiata rapida alle informazioni della persona che sta chiamando, compresi dei dettagli specifici, come ad esempio la data in cui compie gli anni oppure la sua posizione lavorativa.

Senza ombra di dubbio, anche mediante Messenger gli utenti hanno la possibilità di chiamare ed inviare messaggi in via del tutto gratuita.

In poche parole, Hello sfrutta solo le informazioni che un utente su Facebook ha deciso di condividere sul suo profilo.

4.0
Hello — Caller ID & BlockingFacebook Comunicazione FreeScarica da Google Play

 

The post Hello, adesso Facebook consente anche di identificare tutte le chiamate in arrivo appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1Kgd8XK

Quando cambiare la multipresa

multipresa2

Sono la prima difesa contro ogni tipo di sbalzo che può danneggiare i nostri PC, Smartphone o Router di ogni classe. Sono le multiprese protette, ma come tutti i componenti che possiamo utilizzare, questi possono con il tempo consumarsi e cominciare a funzionare sempre meno.

Come alcuni di voi sapranno, utilizzare una multipresa protetta garantisce che ogni tipo di sbalzo elettrico viene assorbito da un particolare circuito (e fusibile) che smorza l’elettricità in eccesso e fa in modo che non danneggi i componenti elettronici connessi. Questi componenti però hanno un limite, un debolezza che non esce fuori con l’età ma con l’abuso che una multipresa può prendere nel tempo. La durata d’una multipresa in tutta la sua vita non viene infatti misurata in anni ma in Joules, la misura d’energia elettrica: infatti la componentistica interna può, in media, assorbire fino a 1000 Joules.

Questo significa che una multipresa può anche rimanere perfettamente in salute per molti anni, o consumarsi in breve tempo. Tutto dipende dalla quantità di sbalzi elettrici (intesi per eccessività elettrica e non abbassamenti di tensione) che la multipresa deve assorbire. Se un fulmine manda 1000 joule d’elettricità nella multipresa ad esempio, questa è consumata in quello stesso momento e non può più offrire una protezione elettrica efficiente.

C’è un modo per capire se questi 1000 joule sono stati consumati nella multipresa? Sì e no. Le multiprese hanno qualche sensore per indicare che sono stati superati i 1000 joule, ma non sempre è affidabile. Quel che bisogna capire è la quantità di sbalzi elettrici che ci sono stati durante il periodo in cui avete tenuto quella multipresa attaccata: se sono stati numerosi e avete una multipresa del genere da circa due anni, è tempo di cambiarla. La spesa in fondo non è molto eccessiva, a meno che non puntiate a marche come la Belkin e simili.

The post Quando cambiare la multipresa appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1Jo7sxd

24 aprile 2015

Come disabilitare la tastiera interna nei Notebook

Qualche volta è necessario usare metodi drastici. Delle volte bisogna letteralmente disabilitare parti del nostro computer portatile per fare in modo di ritrovare un po’ di normale, perfetta vivibilità con quel che facciamo ogni giorno. Questa volta parliamo della tastiera, una delle parti che subiscono un maggior consumo nel nostro PC.

La tastiera ha una durata piuttosto variabile nella vita del nostro Notebook. Può essere di diversa tecnologia, che va dai microtasti alle più semplici e silenziose membrane. Quest’ultime prendono a consumarsi più in fretta e perciò trovarci con tasti che non rispondono più può essere facile se impieghiamo la tastiera in modi pressanti per un paio d’anni. Una delle soluzioni più adatte è comprare una tastiera sostitutiva, o se vogliamo andare in economia comprare invece una USB. Ma può diventare scomodo usare una tastiera usb, se non mettendola sopra la vecchia tastiera.

Alcuni tasti però possono continuare a rispondere, dato che abbiamo la tastiera sopra l’altra. Per chi è più abituato a queste cose, non è difficile staccare la tastiera dall’interno, smontandola…ma alcuni non sanno proprio o non vogliono smontare il portatile in primo luogo. Ed ecco le soluzioni che possiamo darvi in quest’ambito:

Disabilitatela nella BIOS. Alcuni, ma non tutti i portatili permettono di disabilitare la tastiera interna direttamente nella BIOS. Provate ad accedervi con F2, Canc, o la combinazione di tasti adatta. Se la BIOS è basata su UEFI, usate la modalità avanzata di Windows 8.1 per accedervi.

In alternativa potete disabilitare la tastiera all’interno del sistema operativo. Cliccate con il tasto destro su Computer, fate Proprietà, quindi gestione dispositivi. All’interno della lista troverete la scelta “tastiere”. Il nome della tastiera può cambiare di modello in modello, ma se avete sia la vostra USB che quella interna attaccata, ne troverete due. Trovate quella interna, cliccate con il tasto destro e fate “Disabilita”. Altrimenti, disinstallatela. Fate caso però che al riavvio Windows la rivedrà e la reinstallerà.

The post Come disabilitare la tastiera interna nei Notebook appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1z0lkdE

20 aprile 2015

Recuperare foto su Android

photo-07@2x-798x310

Uno degli svantaggi degli smartphone è sicuramente quello di non avere un cestino: in tanti casi, infatti, è possibile cancellare inavvertitamente delle immagini e poi recuperare foto su Android non è proprio una passeggiata.

Fortunatamente, a differenza di quanto pensino tanti utenti, recuperare foto su Android è possibile su ogni tipo di dispositivo mobile con sistema operativo Android ed iOS.

Esistono dei programmi dedicati proprio al recupero dati smartphone, infatti, che permettono anche di recuperare foto su Android, rimettendo insieme i dati ed estraendoli per fare in modo che diventino di nuovo leggibili.

Non è una regola che vale sempre, però, visto che in qualche caso la foto rimossa non possa essere più recuperabile, perché sia stata sovrascritta oppure perché ormai persa per colpa del riempimento della memoria.

Ci sono diverse tecniche per recuperare foto su Android oppure su iPhone.

Recuperare foto su Android: ecco tutti i sistemi

Concentrandoci sui dispositivi con il sistema operativo di Google,  esistono diverse applicazioni, che si possono scaricare gratuitamente oppure spendendo solamente tre euro, realizzate proprio per consentire il recupero di immagini rimosse accidentalmente.

L’inconveniente deriva dal fatto che tali applicazioni funzionano solo ed esclusivamente con dei dispositivi mobili sbloccati con Root.

Quindi, per poter recuperare foto su Android a tutti i costi, è fondamentale sbloccare con root il proprio smartphone: ci sono diverse guide che possono tornare utili, anche se si tratta in fin dei conti di una semplice operazione di reset.

E’ necessario prestare attenzione anche al fatto che, a partire dalla versione 4.3 di Android, il sistema è in grado di supportare la funzione TRIM, che ha scopo come quello di ottimizzare la memoria a stato solido, ma presenta la controindicazione di rendere estremamente complicato il recupero di dati persi o cancellati per errore.

Ad ogni modo, avendo a disposizione i permessi di root, si può provare immediatamente a recuperare foto su Android con l’app Disk Digger. Un’alternativa è rappresentata dall’app Undeleter, che però è gratis solamente con l’intento di recuperare delle foto, potendo salvare quelle ripristinate: per il recupero dati Android o il recupero sms cancellati Android, quindi, bisogna acquistare l’app completa.

Recuperare foto su Android: app adatte anche alle schede di memoria

Con l’impiego di una scheda SD di memoria, invece, si può tentare di inserirla nel computer ed effettuare la scansione con un apposito software di recupero foto rimosse da memory card: un’alternativa valida è sicuramente Photorec.

Per chi volesse fare tesoro dei propri errori, senza essere riuscito a recuperare foto Samsung Android, il suggerimento migliore è quello di attivare l’upload automatico delle immagini su Google Drive tramite l’app dedicata.

The post Recuperare foto su Android appeared first on Scarichiamo.



via Scarichiamo http://ift.tt/1zCs4sJ

16 aprile 2015

Expo 2015, tutte le app utili per l’evento




expo-gente-renderingart


E’ molto complicato immaginare Expo 2015 senza alcun tipo di apporto ed appoggio tecnologico. L’ultimo esempio in ordine di tempo è certamente quello del Salone del Mobile, che è iniziato da poche ore, ma può già contare su un’applicazione ufficiale che guidi tutti gli interessati ed appassionati in questa celebre manifestazione.


L’app ufficiale dell’esposizione universale prende il nome di Expo Milano 2015 Official App : ci sarà una mappa, suddivisa ovviamente tra le zone più importanti, i cluster ed i luoghi tematici, senza dimenticare i costanti aggiornamenti per tenere sempre sotto controllo eventi e manifestazioni.


Ovviamente, tramite l’app ufficiale di Expo 2015 gli utenti potranno comprare direttamente i biglietti per accedere all’evento, ma anche trovare tutte le informazioni utili per poter raggiungere i vari padiglioni.


Gran parte dei visitatori, però, non resteranno certo rinchiusi per diversi giorni nei padiglioni, ma c’è da scommettere che Milano e l’intera Lombardia verranno letteralmente prese d’assalto dai vari turisti.





Quindi, possono tornare decisamente utili le app Milano-Guida Verde , così come Mangiare e bere in Lombardia, senza dimenticare pure Lombardia-Guida Verde: si tratta di applicazioni sviluppate dal Touring Club Italiano e del tutto gratuite.


Il Comune di Milano ha voluto fare la sua parte, dal punto di vista tecnologico, con le applicazioni Eventi.Milano e Itinerari.Milano (quest’ultima per il momento non si può ancora scaricare per dispositivi Android) che consente pure di trovare più di trenta percorsi utili per visitare ogni zona di Milano.


Spostando l’attenzione sulla mobilità, ecco Infoblu Milano Expo permette di dare un’occhiata al traffico in tempo reale nei pressi dei padiglioni, mentre l’app Fieramilano consente di sapere sempre la disponibilità di parcheggi tra Atm e Fieramilano.


Per spostarsi in città, invece, ci sono le app “verdi”: si tratta di BikeMore, BatSharing e Moovit , mentre per chi vuole un taxi TaxiMilano e it Taxi sono le due app su cui puntare.


“Digitale, fatti capanna”: a breve verrà messo a disposizione pure un ebook dal nome “Milano, 100 luoghi da visitare in città”, realizzato in nove lingue dal TCI insieme al Comune di Milano.





The post Expo 2015, tutte le app utili per l’evento appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1JMsZwP

11 aprile 2015

Maturità 2015, all’obiettivo si arriva anche con le app




FRANCE-EDUCATION-BACCALAUREAT


Come ogni anno, anche nel 2015 la maturità per arrivare, spaventando e non poco gli studenti che stanno affrontando l’ultimo anno di scuole superiori.


I maturandi attuali, però, hanno diversi strumenti che possono sfruttare per prepararsi nel migliore dei modi alla maturità 2015.


Infatti, ci sono anche numerose applicazioni per dispositivi mobili che sono state realizzate proprio con l’intento di dare una mano agli studenti per affrontare alla perfezione l’esame di maturità 2015.


Per chi è un patito dell’organizzazione e non può fare a meno di tenere sempre in ordine i propri appunti, Evernote è un’applicazione che può sicuramente tornare utile più e più volte agli studenti. Evernote è un’app che si può scaricare in via gratuita per iOS, Android e Windows Phone che permette di organizzare i propri appunti come immagini, ma anche registrazioni vocali e screenshot.


Un’alternativa è rappresentata dall’app Appunti, sviluppata dal noto sito web Studenti.it: uno strumento suddiviso tra più di duecento argomenti che mette a disposizione degli utenti la possibilità di visualizzare mappe e schemi in modo estremamente semplice e rapido.





Per chi non riesce proprio a digerire la matematica, ecco che l’app iMatematica rappresenta un’ottima soluzione per esercitarsi e tenere la propria mente sempre impegnata, con un formulario completo, ma anche un elaboratore di grafici ed un risolutore di funzioni.


Tra le altre app troviamo pure iFisica e iRipasso Chimica, che fanno parte della stessa “categoria” e mettono a disposizione tanti prontuari ed esercitazioni utili per preparare nel migliore dei modi gli studenti.


Chi invece ha il suo punto debole nelle lingue straniere, può contare sull’app di Babbel, disponibile per Android, iOS e Windows Phone, mentre per chi soffre il latino c’è Lvdvs, un’app che permette di far diventare questa lingua una vera e propria sfida con gli amici.


Per chi non riesce ad attendere i giorni della maturità e vuole sempre essere informato, Maturapp accompagna gli studenti lungo tutto il percorso con ogni tipo di indiscrezione relativa a tracce e soluzioni in tempo reale.


Infine, PhotoMath è un’app piuttosto sofisticata che permette di scansionare e risolvere diversi problemi matematici ed equazioni solamente utilizzando la fotocamera.





The post Maturità 2015, all’obiettivo si arriva anche con le app appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1EnItXU

8 aprile 2015

Asus Chromebit, il nuovo pc dalle dimensioni di una chiavetta




Chromebit1


Quello che sembra avere le dimensioni e l’aspetto di una semplice chiavetta usb che si può infilare in tasca, in realtà è un vero e proprio pc: certamente, presenta delle dimensioni da sigaro, ma si può considerare un vero e proprio computer.


Nel caso in cui si colleghi ad un display LCD piuttosto che ad una TV, gli utenti hanno la possibilità di effettuare qualsiasi programma usualmente impiegato nei tradizionali pc, come ad esempio fogli di calcolo oppure elaboratori di testo, così come provvedere all’invio di email.


Stiamo parlando del nuovo Asus Chromebit, che dovrebbe essere lanciato sul mercato già durante la prossima stagione estiva, con un prezzo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 dollari.





L’annuncio è arrivato da Sengupta, il vice presidente di Google, che sta supervisionando la distribuzione di Chrome OS, ovvero il sistema operativo del marchio di Mountain View che tiene sotto controllo il Chromebit.


Il nuovo Asus Chromebit si caratterizza proprio per una grandissima facilità d’uso: è sufficiente qualsiasi display o monitor LCD e in pochi minuti si può avere un vero e proprio pc a disposizione.


Stiamo facendo riferimento ad una mini penna HDMI che si può acquistare in diverse colorazioni, ma che presenta delle specifiche tecniche davvero molto interessanti: infatti, può contare su 16 MB di memoria interna, 2 GB di RAM, la connettività Wi-Fi 802.11 ac, la connessione Bluetooth 4.0, una porta USB 2.0 ed, infine, un processore Rockchip 3288 che può contare su una GPU Mali 760.


Interessante anche sottolineare come questo nuovo dispositivo Asum Chromebit possa contare su una micro USB che permette di ricaricare questo mini pc, oltre alla presenza pure di un controller Smart Ready.





The post Asus Chromebit, il nuovo pc dalle dimensioni di una chiavetta appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1c8wiDj

7 aprile 2015

Facebook e WhatsApp, arriverà l’integrazione?




Facebook-Whatsapp2


Per il momento si tratta solamente di test tecnici, ma ovviamente la fantasia fa in fretta a correre.


In base a quanto è stato riportato dal sito GeekTime, mediante uno screenshot che è stato ovviamente condiviso da tante altre testate specializzate, Facebook avrebbe avviato una particolare sperimentazione con l‘integrazione di WhatsApp.


La famosa applicazione di messaggistica istantanea, infatti, è passata tra le mani di Zuckerberg e soci dal 19 febbraio dello scorso anno e si stava attendendo qualche novità che sicuramente il colosso stava covando.





La prova di questa sperimentazione deriva dalla presenza di una particolare icona che è stata avvistata all’interno del social network più famoso al mondo: si tratta di un bottone che riporta la scritta “Send” che consentirebbe proprio agli utenti di spedire il post che stanno guardando ad altri utenti che usano WhatsApp.


Per il momento, si starebbe attraversando la classica fase di test, quindi solamente un piccolo gruppo di utenti potrebbe provare la nuova icona, ovvero solo chi ha effettuato il download dell’aggiornamento dell’app Facebook per Android.


Non è l’unica indiscrezione che è stata lanciata dal sito Geek Time, visto che sembra che i team di sviluppo sia di WhatsApp che di Facebook starebbero lavorando per realizzare un’integrazione che andrebbe a fortificare il posto occupato da Facebook nel campo della messaggistica istantanea, che può contare su Facebook Messenger e WhatsApp.


Sembra proprio che il matrimonio, o meglio l’integrazione, tra WhatsApp e Facebook si farà, anche se su Zuckerberg punta molto sul suo Messenger e Koum, un anno fa, abbia smentito qualsivoglia ipotesi in tal senso.





The post Facebook e WhatsApp, arriverà l’integrazione? appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1yaW8R6

6 aprile 2015

Crdownload: cos’è ed a cosa è legato?




cr1


Avendo vari Browser ci sarà capitato: quando andiamo in giro per il nostro computer e visitiamo la nostra cartella dove scarichiamo solitamente i nostri files, ecco che vediamo un file chiamato “CRdownload” che sta lì completamente fermo, e non è leggibile da nessun tipo di programma. Che razza d’estensione è il CRdownload e cosa possiamo farci con esso?


Cominciamo con la base. Il CRdownload è un’estensione legata a Chrome quando questo sta scaricando un file. Esattamente: Chrome non riporta il file nella sua estensione originale finché non ha finito il download, facendolo rimanere in quest’estensione CRdownload. Questo può comportare dei vantaggi e dei problemi. Il vantaggio è la facilità d’annullamento ed una gestione idonea del download visto che è un’estensione nativa a Chrome. Tuttavia se il download non ha fine, il file non è esattamente recuperabile e rimane in una specie di non-esistenza nella nostra cartella di Download.





Tuttavia possiamo cercare di recuperare quel file facendo “Riprendi” nella sezione Download di Chrome (CTRL+J). Almeno se il download avrà cattivo fine, possiamo cliccare su Cancella e di regola il file dovrà sparire dalla cartella Download. Possiamo anche riprovare il download, anche se a volte non funziona come metodo e bisogna perciò rivisitare il sito da dove abbiamo scaricato il file in questione.


Il File risulta eliminato da Chrome ma è ancora presente nella cartella Download? Provate a cancellarlo con il vostro sistema operativo oppure selezionando il file e tenendo premuto Shift per almeno cinque secondi, seguito dal tasto canc. Altrimenti potete cercare dei programmi tipici che eliminano i file che non possiamo cancellare normalmente, come Lockhunter o Fileassassin.


Se proprio ci tenete a recuperare il file che stavate scaricando, potete provare a cambiare la sua estensione da CRdownload a quella che di regola dovrebbe essere, ad esempio un file video in formato AVI, ma risulterà ugualmente incompleto e dovrete proseguire il recupero con altri programmi.





The post Crdownload: cos’è ed a cosa è legato? appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1GAWj9r

5 aprile 2015

Come vedere gli FPS di un gioco




frame2


Per molti giocatori, gli FPS sono molto importanti. Ma cosa significano? FPS sta per Frame Per Second, frame per secondo. Indicano più o meno a che velocità sta andando il gioco. 30-60 FPS sono dall’accettabile al buono, dipende dal gioco, mentre sui 120 comincia a diventare forse un po’ troppo fluido per alcuni. Sotto i 30 il gioco può diventare scattoso o lento per noi. Per evitare che il gioco sia troppo lento, si utilizza andare nelle opzioni del gioco e rimuovere quanti più dettagli possibili. Al contrario, se è troppo veloce si aggiunge qualcosa di più.


Ma alla fin fine, come si misurano gli FPS? Ci sono più soluzioni. Eccone qualcuna.


Usate Steam…se il vostro gioco gira su Steam, è stato introdotto di recente un contatore di quanti FPS stanno girando nel gioco. Potete trovare l’opzione nelle impostazioni di Steam, sotto In-Game o Gioco. Troverete in quella sezione la possibilità di mettere un contatore FPS nel gioco. Se non lo vedete come opzione, aggiornate il vostro client steam.





Usate il Geforce Experience…se la vostra scheda video supporta Shadowplay, potete usare le opzioni nel Nvidia Experience per abilitare il contatore FPS. Questo è dedicato a delle schede video Nvidia abbastanza recenti e con gli ultimi driver installati. Perciò controllate prima se avete gli ultimi driver e l’ultimo Nvidia Experience prima di cercarlo.


Fraps…in genere si utilizza sempre questo programma in mancanza dei primi due metodi. E’ un programma per registrare video, ma ha anche un contatore di FPS che potete visualizzare direttamente agli angoli dello schermo. Molto utile.


Cercate nelle opzioni grafiche del gioco…a volte è il gioco stesso ad avere un Counter FPS per farvi vedere a che velocità sta girando.


Comandi da Console…questo è un po’ più complicato e dipende dal gioco. Ad esempio in DOTA 2 bisogna aprire la Console e digitare cl_showfps 1 per vedere a quanti Frame stiamo andando. Googlerate il vostro gioco per i comandi da console disponibili.





The post Come vedere gli FPS di un gioco appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1yMp6Se

4 aprile 2015

Pericolo Adware. Ora installano certificati. Come rimuoverli.




adware1


Sono brutti tempi per la sicurezza personale. Adesso gli ADware sono passati non solo ad infettare il nostro computer con pubblicità abusive ed avere la potenzialità di installare dei Malware, ma attualmente installano dei certificati che invadono ancora di più la nostra privacy e reindirizzano il nostro traffico su server non sicuri. Esatto: anche quando facciamo accesso in conti bancari o della nostra posta e con questi certificati installati, non siamo al sicuro. Rischiamo seriamente di perdere tutto. Ma chi sono i colpevoli?


Presto lo saranno in molti, da quello che s’è capito. La Lenovo ha dovuto ritirare i suoi portatili prodotti alla fine dell’anno 2014 perché erano pre-installati con Superfish, una piattaforma pubblicitaria che oltre a riempirci di messaggi che non vogliamo leggere, comporta una serio rischio per la sicurezza perché dirige il nostro traffico a suo piacimento. Il problema è che programmi del genere sono sempre protetti da corporazioni molto potenti, che chiudono il programma e ne riaprono un altro con un nome diverso. Alcuni dei download più richiesti come Youtube Downloader (YTD) e KMPlayer hanno già un paio di programmi che fanno lo stesso lavoro.


Ma come evitare queste minacce? Ecco qualche precauzione:



  • Quando installiamo un programma gratuito, facciamo sempre l’installazione avanzata e nel caso di richieste con “Accept” e “Decline” facciamo sempre Decline, spesso e volentieri si tratta della richiesta d’installare un programma pubblicitario.

  • Togliamo la sbarra a qualsiasi richiesta d’installare un programma pubblicitario.


Ma forse siamo già infetti. In quel caso molti programmi contro i Malware non sono ancora pronti, perché queste infezioni installano dei certificati. Per vederli, dobbiamo aprire Esegui (WIN+R) e digitare MMC. Facciamo quindi File-aggiunti Snap-in e selezioniamo certificati. Clicchiamo su aggiungi. Clicchiamo su “Account del computer” e facciamo sempre avanti.



  • Ora abbiamo la lista dei certificati. Diamo un’occhiata nella cartella Autorità di certificazione radice attendibili. Cercate questi nomi:


Sendori


Purelead


Rocket Tab


Super Fish





Lookthisup


Pando


Wajam


WajaNEnhance


DO_NOT_TRUSTFiddler_root (Fiddler is a legitimate developer tool but malware has hijacked their cert)


System Alerts, LLC


CE_UmbrellaCert


Se ne trovate anche uno solo, la sicurezza del vostro PC è compromessa. Eliminate il certificato, salvate le modifiche e fate un grande reset con Combofix.





The post Pericolo Adware. Ora installano certificati. Come rimuoverli. appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1Cn7LiN

3 aprile 2015

Come fare la scansione di un documento con lo Smartphone.




iphone2


Sta diventando una nuova moda, ma finché questa nuova moda è salutare per lo studio? Scannetizzare qualsiasi documento con il proprio cellulare usando la fotocamera ad alta risoluzione è un’idea interessante, ma non sempre funzionale: quello che stiamo vedendo viene trattato come un’immagine appunto ed i risultati possono essere svariati, con diverse problematiche. Per fortuna è possibile fare qualcosa, ai limiti della fotocamera che abbiamo a disposizione. Ecco qualche metodo.


Nota: Ricordate sempre che qui si parla di fare uno scan dei documenti con una fotocamera adatta allo scopo. La fotocamera deve avere un buon sensore ed un minimo di 8Mpx per fare il tutto veramente bene. Risultati decenti possono uscire pure da una 5Mpx, ma non ne siamo del tutto certi. Ricordate sempre di fare la vostra foto in ambienti ben illuminati e di tenere quanto più fermo possibile lo smartphone durante l’operazione.





Usate Google Drive. Attualmente è uno degli strumenti ritenuti più adatti, ed è completamente gratuito. Ha una funzione automatica per scannetizzare qualsiasi documento attraverso la fotocamera, riaggiusta da solo il contenuto e permette l’esportazione in PDF in modo completamente automatico. Ci sono anche diversi settings che possiamo applicare sull’immagine, che può ottimizzare il risultato.


E se invece abbiamo un iPhone o un iPad? Possiamo usare l’App di Evernote, chiamato Scannable (che potete trovare qui: http://ift.tt/14skZkS ). Il programma anche qui è completamente gratuito. E’ simile a Google Drive, ma invece di trovare il documento una volta fatta la foto, è il programma a farlo prima per voi. Con un po’ di pazienza ed un ambiente illuminato bene, Scannable troverà il documento da scannetizzare e ve lo marchia in modo definito con un sottile colore celeste. Anche questo programma viene con tante funzioni, e può esportare la foto più o meno dove vogliamo noi con zero conseguenze.





The post Come fare la scansione di un documento con lo Smartphone. appeared first on Scarichiamo.






via Scarichiamo http://ift.tt/1Cgyuxv